Chissà cosa proviamo nelle nostre ultime ore. Sentiamo che sta per succedere qualcosa di tremendo? Avvertiamo l’imminente tragedia, ci stringiamo ai nostri cari? O càpita e basta? Una madre mette a letto i suoi quattro bambini con l’unico pensiero dei colleghi da passare a prendere in auto il giorno dopo, la lavatrice da avviare e la caldaia ancora con quello
strano rumore, per poi sentire un lugubre scricchiolìo in fondo al corridoio. O una ragazza è tutta presa a fantasticare sui negozi dove si recherà al sabato con le amiche, per aprire gli occhi e scoprire di non essere più sola in camera sua. O ancora un padre di famiglia si sveglia all’improvviso e pensa “Che diavolo era?” un attimo
prima del colpo di martello in mezzo agli occhi.
“Dio quanto mi piacevano le mani di mio marito sulla pelle. Quanto mi piaceva sentire la punta callosa di quelle dita graffiarmi piano una spalla, muovermisi tra i capelli. Nell’attimo in cui gli avevo alzato un lembo della camicia, però, se n’era andato."