S.B. - Grazia
Nata in Colombia, Margarita García Robayo, 30 anni, vive a Buenos Aires dove fa la giornalista, ma fin da ragazza ha giocato con la scrittura come blogger molto seguita. Leggi l’articolo completo ...
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“– Non puoi entrare e uscire dalla mia casa e dalla mia vita quando ti gira. Carlos non pareva ascoltarla. Adesso era assorto, fissava il bicchiere di vino. Poi tornò a guardare lei: – Oggi ho avuto una giornata stranissima al lavoro. Posso raccontarti? Mary avrebbe voluto rispondere di no, perché che importava a lei di cosa capitava a lui, e magari lei avesse potuto dire di aver avuto una giornata stranissima e non una giornata di merda.”
Un giorno nella vita di nove donne in una città del mondo.
Julia, Beatriz, Sofía, Mary, Lili, Miriam, Susy, Diana e Rina: donne che si chiamano, si osservano dalla finestra, si prestano il marito senza saperlo, si passano il testimone nella corsa a ostacoli quotidiana.
Ciascuna guarda con occhi diversi la stessa scena, ciascuna ha un modo tutto suo di togliersi le spine.
Julia si sente bellissima, ama mostrarsi nuda alla finestra e fa l’amore con Arturo; Beatriz, moglie di Arturo, va in banca a chiedere un mutuo e incontra Carlos, l’amante di una notte. Fugge, si rompe un tacco e finisce, per riconciliarsi con la realtà, a bere whisky di prima mattina con il barista del Flowers, nero e sensuale.
Sofía, in attesa che Rodrigo torni dall’Africa, fa sentire al barista nero e sensuale del Flowers quant’è morbido il suo golfino, dimenticando l’appuntamento con l’amica Mary. Mary, dopo una giornata tutta in salita, si maledice perché vorrebbe soltanto addormentarsi tra le braccia di Carlos, l’ex marito, e rimbocca le coperte a suo figlio tra i supereroi.
Lili vede Julia nuda alla finestra, e vorrebbe invitarla a prendere un tè e raccontarle che quel giorno ha fatto sesso con il suo capo, che l’orgasmo è molto sopravvalutato e che ci sono donne più sole di loro.
Miriam…
Mani che si tendono, si ritraggono, si allacciano, intrecciando i fili di un universo intero.